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al testo di Luciano Rosario Capaldo
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Che bella la vita!
Quale amara considerazione! Mi serve un po’ di tempo. Devo recuperare tutta la mia vita , Miscelare bene i suoi ingredienti , far riposare ed iniziare a dare una forma nuova. Devo essere il collettore di me stesso. Risucchiare tutto: i pensieri espressi, le urla gridate, i “ti amo” sussurrati, i “mi spiace” detti e pensati, le lacrime versate, i sorrisi donati, le illusioni disilluse, le promesse mantenute, le aspirazioni tarpate, i capelli ingrigiti, ormai perduti, il vigore un po’ scemato. Un dubbio soggiunge ! D’incanto , realizzo! Ma io sono vivo ! e non ho paure| Inverto subito la frequenza di quel collettore e con violenza restituisco : i miei pensieri al mondo intero, le mia urla ai profittatori, i “ti amo” ai miei cari le lacrime per chi soffre, i sorrisi per arricchire gli altri, le illusioni disilluse alla mia vita, le promesse a chi ha fiducia in me, le aspirazioni tarpate agli sconfittii, Peccato però per quei capelli, pochi e grigi . Non torneranno più perché dati in cambio di un regalo grande , divino, irripetibile : la mia vita, pronta a restituirmi quel necessario vigore di cui sopra, anche se un po’…….. scemato!
Luciano Capaldo 24 maggio '15 |
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